Conto termico – sostituzione stufa a legna

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Cos’è il conto termico

Il Conto Termico è un programma di incentivazione finanziaria erogato direttamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che supporta interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’adozione di fonti di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento degli edifici.

l suo obiettivo principale è incentivare l’adozione di tecnologie più sostenibili, riducendo l’impatto ambientale delle attività di riscaldamento e promuovendo un consumo energetico più efficiente.

Non è una detrazione fiscale ma un incentivo diretto, ovvero un vero e proprio contributo in denaro, che si concentra sull’adozione di soluzioni che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, e perciò favorisce l’installazione di impianti di riscaldamento basati su tecnologie rinnovabili: include quindi anche l’acquisto di sistemi di riscaldamento a biomassa.

I benefici: quanto si recupera con il Conto Termico?

Il Conto Termico offre una serie di benefici economici e ambientali, incentivando l’adozione di tecnologie sostenibili nel settore del riscaldamento. Ecco una panoramica dei principali vantaggi:

Vantaggi economici del Conto Termico

Il vantaggio economico principale del Conto Termico consiste nel rimborso delle spese sostenute per l’installazione di impianti basati su fonti rinnovabili o per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

Le percentuali di rimborso del Conto Termico

La percentuale di rimborso del Conto Termico è fino a un massimo del 65% della spesa sostenuta per la sostituzione di impianti tradizionali con sistemi a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.

Calcolo del Conto Termico e delle fasce climatiche

L’incentivo dipende dalla potenza nominale (kW) e dalle emissioni del prodotto o della soluzione installata, e dalle ore di funzionamento calcolate in media in base alla fascia climatica (A, B, C, D, E, F) del luogo dove viene effettuato l’intervento.
Le zone climatiche sono state introdotte con il Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412. In questo Decreto, l’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, definite in base ai gradi-giorno a cui appartengono tutti i capoluoghi di provincia e ogni comune appartenente alla singola provincia.

È facile quindi comprendere che un prodotto ad alto rendimento e con bassi livelli di emissioni in atmosfera, (come le nostre stufe a legna 5*), installato in una zona climatica particolarmente fredda, otterrà un contributo più alto rispetto a un prodotto con performance inferiori e installato in un’area più calda.

Chi può beneficiare del Conto Termico nel 2024? Soggetti ammissibili

Il Conto Termico è rivolto sia ai privati, quindi persone fisiche, ma anche imprese e condomini, sia alle Pubbliche Amministrazioni, che intendono realizzare interventi finalizzati al risparmio energetico e all’uso di fonti rinnovabili. Giocando un ruolo cruciale nella transizione verso fonti di energia più sostenibili infatti, le strutture aziendali, indipendentemente dalla loro dimensione, e quelle pubbliche, come scuole, ospedali e edifici governativi, possono usufruire del Conto Termico per implementare sistemi di riscaldamento più sostenibili, tra cui le stufe a legna.

Conto Termico per installazione di nuovi sistemi di riscaldamento a biomassa

La sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento invernale con l’installazione di nuovi sistemi alimentati a biomassa, gasolio, olio combustibile/carbone o GPL (questi solo per aziende agricole e forestali in aree non metanizzate) è una delle opzioni più agevolate dal Conto Termico. I sistemi di riscaldamento alimentati a biomassa, infatti, come le stufe a legna, offrono un riscaldamento efficiente e sostenibile. Un’azienda o un privato che decide di sostituire il suo vecchio impianto di riscaldamento con una stufa a legna può beneficiare di incentivi economici diretti e di una significativa riduzione dei costi operativi a lungo termine.

Il nuovo sistema di riscaldamento deve riscaldare le stesse utenze del precedente generatore, mantenendo una potenza installata che non deve superare di oltre il 10% di quella dei vecchi sostituiti. Qualora si preveda un potenziamento, è necessario fornire una giustificazione adeguata attraverso la relazione di un professionista tecnico. Da notare che, per stufe e termocamini, la relazione tecnica non è richiesta per potenze post-operam fino a 15 kW.

Le caratteristiche che deve avere il nuovo sistema di riscaldamento variano in base al tipo di intervento. Nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa esistente, il nuovo prodotto deve avere una certificazione ambientale a 4 stelle. Se l’intervento riguarda una nuova installazione (limitata esclusivamente a aziende agricole o forestali) o la sostituzione di un generatore diverso da quello a biomassa, è necessaria una certificazione a 5 stelle.

Requisiti per accedere al Conto Termico

  • Le Pubbliche amministrazioni. Fra queste sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali;
  • I soggetti privati il cui accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO. Le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia.
  • Nello specifico, dal 19 luglio 2016 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352. L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità:
  •  tramite Accesso Diretto: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
  • È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2) nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE.
  •  tramite Prenotazione: per gli interventi ancora da realizzare, esclusivamente nella titolarità delle PA o delle ESCO che operano per loro conto, è possibile prenotare l’incentivo prima ancora che l’intervento sia realizzato e ricevere un acconto delle spettanze all’avvio dei lavori, mentre il saldo degli importi dovuti sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, in analogia a quanto viene attuato per la modalità in Accesso Diretto.
  • Per la prenotazione dell’incentivo, le PA possono presentare una domanda a preventivo, trasmettendo al GSE uno dei seguenti set di documenti:
  • una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo attestante l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica stessa;
  •  un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCO oppure copia del contratto stipulato per l’affidamento, a seguito di gara, del servizio energia pertinente all’intervento proposto;
  •  un provvedimento o un atto amministrativo attestante l’avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori stessi.
  • Sia la domanda presentata in accesso diretto che quella mediante prenotazione sono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90.

COME PRESENTARE RICHIESTA DI INCENTIVO 60 GIORNI PER RICHIEDERE IL CONTRIBUTO, 5 ANNI PER GARANTIRNE LA CORRETTA MANUTENZIONE

La richiesta di incentivo deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori a pena della decadenza del diritto all’incentivo. I pagamenti, inoltre, non potranno essere datati più indietro di 90 giorni dalla data di presentazione dell’incentivo. Tutti i soggetti ammissibili possono fare richiesta di incentivo al GSE direttamente o delegando un tecnico (soggetto delegato). Ove gli interventi siano stati realizzati nel quadro di un contratto di prestazione energetica (EPC), sarà la ESCo titolare del Contratto a richiedere l’incentivo. Il soggetto che fa richiesta al GSE viene chiamato Soggetto Responsabile dell’intervento. È essenziale fare richiesta di incentivo non oltre 60 giorni dalla conclusione degli interventi! Se hai problemi sul PortalTermico per la trasmissione dell’istanza, segnalalo subito attraverso il Portale Assistenza Clienti GSE. Ricordati che per 5 anni sarai responsabile di manutenere l’impianto incentivato, pena il dovere restituire il contributo ricevuto.

UNA PROCEDURA IN POCHI STEP

Per presentare istanza di incentivo occorre:

  1. Individuare Soggetto Responsabile, Soggetto Ammesso ed eventuali Soggetti Delegati;
  2. registrarsi e gestire il proprio account nell’Area Clienti GSE;
  3. sottiscrivere il PortalTermico nella sezione “Richiesta servizi” dell’Area Clienti GSE;
  4. inserire i dati dei Soggetti coinvolti nell’istanza;
  5. inserire i dati dell’edificio;
  6. selezionare gli interventi da incentivare e inserire i dati tecnici relativi;
  7. inserire dati amministrativi, fiscali e informazioni per la corrispondenza;
  8. allegare la documentazione richiesta;
  9. generare e inviare la richiesta

Per altre informazioni rivolgersi al GSE

Supporto GSE ITALIA :

https://www.gse.it/servizi-per-te/efficienza-energetica/conto-termico

Visita la nostra sezione “Conto Termico” e scopri quali modelli soddisfano le 5 stelle e quali sono gli incentivi disponibili.

Incentivi Conto Termico

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